Coronavirus, il Professor Locatelli sul coprifuoco e sulla somministrazione della seconda dose del vaccino Pfizer.
Ospite ad Agorà, il Professor Franco Locatelli ha fatto il punto della situazione sull’emergenza coronavirus e sulla somministrazione della seconda dose del vaccino Pfizer, al centro di una discussione dopo le dichiarazioni del responsabile medico per l’Italia della società.
Locatelli, “Credo ci sia il margine per uno slittamento dell’orario del coprifuoco”
“Credo che ci sia il margine per uno slittamento dell’orario di restrizione dei movimenti. Poi se saranno le 23 o le 24 è una scelta che spetta al governo“, ha dichiarato il Professor Locatelli parlando del coprifuoco, da settimane al centro di una accesa discussione che ha diviso il governo. Lo stesso Locatelli ha ribadito però che i dati di venerdì 14 maggio saranno importantissimi per decidere come muoversi. Parole che sembrano giustificare la decisione del premier di rimandare la cabina di regia, attesa inizialmente per questa settimana, al prossimo 17 maggio, facendo quindi slittare le nuove misure.
La somministrazione della seconda dose del vaccino Pfizer
Locatelli ha parlato anche della somministrazione della seconda dose del vaccino Pfizer dopo che la società ha consigliato di attenersi alle indicazioni basate sui dati scientifici che suggeriscono di procedere con la somministrazione della seconda dose a distanza di 21 giorni dalla prima.
“Da medico rispondo in maniera molto chiara: l’intervallo tra la prima e la seconda somministrazione prolungato alla sesta settimana, quindi ai 42 giorni, non inficia minimamente l’efficacia dell’immunizzazione e ci permette di riuscire a somministrare molte più dosi di vaccino”, ha dichiarato Locatelli difendendo quindi l’indicazione del Comitato Tecnico Scientifico.
“Capisco che chi lavora nell’industria abbia atteggiamenti molto protettivi rispetto agli studi condotti e questi studi riguardavano principalmente un intervallo di 21 giorni, ma studi della vita reale che si sono andati ad accumulare hanno esattamente indicato quel che dicevo prima e affermazioni come quelle che abbiamo sentito ieri rischiano solo di creare sconcerto e credo che sarebbero auspicabilmente evitabili”.
Il vaccino ai ragazzi
Il Professore Locatelli ha parlato anche della somministrazione del vaccino in età adolescenziale e in età pediatrica facendo sapere di ritenere importante la validazione anche in questa fascia di età.
“E’ indubitabile che la fascia pediatrica è largamente risparmiata da casi gravi o addirittura fatali di Covid però qualche caso seppur raro c’è stato e per quella famiglia conta quel singolo caso. Questo già basta e avanza a sottolineare l’importanza della validazione del vaccino anche in fascia adolescenziale”.